Cappella dell’ospedale Delmati

Il 2 giugno 1974 è stato inaugurato il nuovo Ospedale Delmati di Sant’Angelo Lodigiano, in sostituzione della precedente struttura, in cui si trova attualmente il Municipio. La sede dell’edificio è l’area del podere Pedrina, dono della proprietaria Giuditta Montanari. L’ospedale, costruito in tempi record tra il 1970 e il 1974, è opera dell’architetto santangiolino Ferruccio Rozza. Nei primi anni di esercizio il nosocomio contava 380 posti letto nei reparti di medicina, chirurgia generale, ginecologia e ostetricia, pediatria e lungodegenza.

Al suo interno, nell’ala nord del terzo piano, è situata una cappella con circa 100 posti a sedere.  La pianta della cappella è rettangolare, dominata da quattro pilastri centrali, necessità strutturale per il supporto ai piani sovrastanti dell’edificio. Tra i pilastri è inscritta un’ampia pedana d’altare sopraelevata, in marmo bianco e nero, su cui poggia un altare a struttura trilitica in marmo nero.
Le navate sono laterali, con le panche in legno rivolte verso il centro della cappella, perpendicolari all’ingresso.

Posteriormente all’altare, due pareti perlinate in legno individuano due piccoli locali tecnici e un confessionale. A sinistra dell’ingresso è ricavato un angolo, che ospita diversi ex-voto e una statua dedicata a Maria Bambina.

La cappella è illuminata da vetrate policrome artistiche, opera del francescano padre Costantino Ruggeri (1925-2007), in arte “Frate Sole”. Mobili e suppellettili, in stile moderno e minimalista, sono stati forniti dalla ditta Bracchi di Sant’Angelo Lodigiano.

La piccola chiesa è stata consacrata il 29 settembre 1974 dal vescovo di Lodi, Mons. Giulio Oggioni. Nel sepolcreto dell’altare vennero poste le seguenti reliquie: Ss. Cosma e Damiano, medici;
S. Vincenzo De Paoli, apostolo della carità; Ss. Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, fondatrici delle suore di Maria Bambina; S. Francesca Saverio Cabrini, che ha voluto gli ospedali per i migranti.