
Chiesa di Santa Maria
regina del cielo e della Terra
L’antichissima devozione alla Vergine nella Contrada “Santa Maria” di Sant’Angelo, si è concretizzata, alla fine degli anni ‘50, con l’inaugurazione e consacrazione della chiesa dedicata a Santa Maria Regina del cielo e della terra. L’edificio è stato eretto sul luogo dove sorgeva il castello del Cogozzo. Nella zona esisteva fin dal 1210 la chiesa plebana di Santa Maria, e nel 1412 il duca Giovanni Maria Visconti fece erigere una nuova chiesa sempre a Santa Maria a ridosso delle mura di Sant’Angelo. Nel 1472 alla chiesa si aggiunse un convento degli Eremitani di Sant’Agostino che nel 1677 istituivano la Confraternita della Madonna della Cintura.
Con la partenza dei Padri Agostiniani, nel 1700, convento e chiesa andarono in rovina. Nell’800, nel medesimo luogo, sorse una villa dei conti Bolognini, passata poi ai marchesi Fossati e quindi alla famiglia Cortese. L’edificio è noto ai nostri tempi come “Villa Cortese”. Nel ‘900, per volontà della signora Virginia Cortese, venne riedificata una cappella dedicata alla Madonna de La Salette, divenuta la cappella sepolcrale della famiglia. Nell’impossibilità di utilizzare la cappella di Santa Maria de la Salette per le celebrazioni pro populo del rione, si decide nel 1956 per l’edificazione di una nuova chiesa.
Il 31 maggio 1956, in casa parrocchiale, si tiene la prima riunione organizzativa. I partecipanti alla riunione il parroco Mons. Giuseppe Molti, il geom. Felice Conti (impresario edile), don Carlo Cerri (iniziatore e sostenitore del progetto) il sig. Rodolfo Tronconi, proprietario del terreno su cui sarà edificata la chiesa. Il progetto originale prevede 350 posti.
Il passaggio successivo avviene dopo pochi giorni, il 25 giugno, con la convocazione dei cittadini Rodolfo Tronconi, Vittorio Sali, Rocco Boggini, Antonio Bellani, Angelo Cassaghi, Giovanni Bellani e Domenico Bagnaschi, che aderiscono per primi ad una sottoscrizione alla base del finanziamento dell’opera rivolta alla popolazione del quartiere e non solo. L’assemblea affida il progetto all’architetto santangiolino Ferruccio Rozza (futuro progettista, tra l’altro, dell’Ospedale Delmati) e la costruzione all’impresa edile di Felice Conti. Si raccolgono offerte attraverso pesche di beneficenza, lotterie e questue.
Il 21 agosto 1956 gli operai della ditta Felice Conti danno inizio ai lavori di costruzione, portati a compimento (in meno di tre anni) nella primavera del 1959.
Domenica 24 maggio 1959 è inaugurata la nuova chiesa, con la benedizione impartita dal vescovo Mons. Tarcisio Vincenzo Benedetti. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il vescovo e il clero, accompagnati dalle autorità cittadine e dai fedeli, trasportano processionalmente il simulacro di Santa Maria Regina: una statua in legno della Val Gardena, opera dello scultore Ferdinando Perathoner di Ortisei. Negli anni successivi è trasportato presso il nuovo luogo di culto anche il grande tabernacolo del 1777, inizialmente posto nella vecchia chiesa parrocchiale e temporaneamente ospitato presso la Basilica.
La chiesa diventerà parte integrante della vicina Casa di Riposo in costruzione, che sarà inaugurata il 23 settembre 1962. Negli anni 2000, con l’edificazione del Centro diurno integrato, la chiesa sarà collegata ad esso mediante un corridoio coperto.
Fonte: Modificato dall’articolo di Antonio Saletta, La Cordata, settembre 2019